Nel corso del 2023 Microsoft ha annunciato una serie di aggiornamenti significativi per gli Azure Management Services.
A novembre è stata introdotta una nuova funzionalità per la gestione delle app. È possibile configurare la memorizzazione nella cache offline in Microsoft 365 (Office) per dispositivi Android. Questa impostazione è applicabile solo all’app Microsoft 365 (Office) in Android. Inoltre, gli utenti con diritti limitati con privilegi non amministrativi possono ora interagire con l’esperienza utente del periodo di tolleranza dell’app Win32 in un dispositivo. Gli amministratori del dispositivo continueranno a interagire con l’esperienza utente del periodo di tolleranza nel dispositivo. La Managed Home Screen (MHS) è stata aggiornata per migliorare i flussi di lavoro principali e l’esperienza utente. Oltre ad alcune modifiche all’interfaccia utente, è disponibile un nuovo spostamento nella barra superiore in cui gli amministratori possono configurare gli attributi di identificazione dei dispositivi da visualizzare. Gli utenti possono, inoltre, accedere alle impostazioni, accedere/uscire e visualizzare le notifiche quando vengono richieste autorizzazioni sulla barra superiore.
Lo scorso settembre è stata introdotta una nuova funzionalità per la gestione degli agenti di monitoraggio della connettività di rete. L’integrazione di Azure Monitor Agent con Connection Monitor consente di raccogliere dati su connettività e prestazioni di rete sia per ambienti Azure, sia on-premises abilitati ad Azure Arc. Le nuove funzionalità includono supporto migliorato per gli endpoint Azure Arc on-premises e una gestione più semplice delle estensioni di monitor. Si prevede l’ampliamento del supporto per ulteriori risorse Azure e il miglioramento delle metriche di prestazione.
Infine, Microsoft ha annunciato che Azure Monitor Logs sarà una soluzione di archiviazione dei log che consentirà di conservare i log per un massimo di 12 anni a un costo ridotto. Questa funzionalità è risultata preziosa per molti clienti con regolamentazioni che richiedono la conservazione dei dati per lunghi periodi. Da quando è stata introdotta la capacità di archiviazione, si è assistito a una costante crescita del numero di clienti che sfruttano l’archiviazione dei log e a un aumento del tempo di conservazione dei dati archiviati. Si è inoltre notata una domanda da parte di molte aziende che necessitano di archiviazione per periodi più lunghi, oltre i sette anni supportati. Alcuni esempi includono le autorità fiscali e le normative sanitarie in alcuni paesi, che richiedono la conservazione dei dati per 10-12 anni.
Per quanto riguarda il mese di giugno, Microsoft ha introdotto diverse novità, tra cui l’onboarding semplificato degli account multicloud, il supporto per gli endpoint privati nella scansione malware in Defender for Storage, gli aggiornamenti agli standard NIST 800-53 in conformità alle normative e la pianificazione della migrazione al cloud con un business case di Azure Migrate ora include Defender for Cloud.