Nell’episodio 8 abbiamo eseguito la configurazione del cluster Hyper-V, ora possiamo passare alla parte di software-defined storage (SDS) basato sulla tecnologia Microsoft denominata Storage Space Direct.
Innanzitutto dovremo abilitare la funzionalità con il comando Powershell a seguire (è sufficiente eseguirlo su uno solo dei nodi):
#Attivazione di Storage Spaces Direct Enable-ClusterStorageSpacesDirect
I due Warning sono dovuti all’impossibilità, da parte del sistema, di capire se ci fossero dischi da utilizzare per la cache. Questo perché i dischi non riportano il MediaType. Nulla di preoccupante, possiamo quindi proseguire con le nostre configurazioni.
Nell’episodio 6, in cui abbiamo creato i due nodi Hyper-V, abbiamo inserito 4 dischi da 100GB per ogni macchina, infatti la dimensione del Cluster Pool è di circa 800GB:
Procedendo per step andremo ora a creare il Virtual Disk che avrà una dimensione di circa la metà dello spazio disponibile nel Pool, questo accade perché utilizziamo la Two-Way Mirror Resiliency:
Creato il Virtual Disk questo sarà visibile, e utilizzabile, direttamente dai sistemi al path C:\ClusterStorage:
Da adesso potremo iniziare a creare le macchine virtuali di cui necessitiamo per il laboratorio, prima però (per comodità) su entrambi i server andiamo a impostare i puntamenti corretti per il posizionamento dei file delle VM e dei VHD.
In questo modo, quando aggiungeremo le risorse tramite gli strumenti del cluster, non dovremo specificare i path.
Nell’esempio sotto la creazione della virtual machine, tramite cluster manager, ha già Location impostata. Vedremo la procedura completa nel prossimo articolo.
Nel frattempo vi lascio queste risorse utili:
Sysprep (System Preparation) Overview
Active Directory Domain Services Overview
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